Franny, appagata e soddisfatta madre di famiglia; Jane, stilista inquieta e scontenta; Christine, sceneggiatrice che si trova ad affrontare una crisi coniugale; Olivia, instabile e insicura, incapace di portare avanti una relazione di coppia duratura, rimanendo infatti impantanata in una storia con un uomo sposato e un lavoro che le dia da vivere tranquillamente, facendo infatti la donna delle pulizie. Quattro amiche. Belle e ricche, appartenenti all'alta borghesia americana, arrivano intorno ai quarant'anni e tirano bilanci sulle loro esistenze, si confrontano e si scontrano nel tentativo di trovare il bandolo della matassa. La regista e sceneggiatrice Nicole Holofcener arriva a firmare questa commedia, dopo aver diretto già Parlando e parlando, sulla crisi dei trent'enni newyorchesi, e Lovely e Amazing, sull'incomunicabilità e i problemi all'interno della famiglia, concludendo così una sorta di trilogia tutta al femminile, un'indagine, più o meno riuscita, sulla donna contemporanea. La convinzione e la consapevolezza sembrano però venire spesso a mancare e il film appare non di rado uno scimmiottamento di serie tv (dalle repressioni e frustrazioni femminili di Desperate Housewives e il piglio giovanilistico di numerosi telefilm, fra tutti Friends) e argomentazioni già ampiamente affrontate da autori di ben altro calibro (si pensi ai tic e alle nevrosi del miglior Woody Allen). La società wasp americana è dipinta con superficialità: dialoghi speso vacui, in cui l'unico valore ancora importante sembra essere rappresentato dal denaro, specchio di chi si è o si vorrebbe essere, e unico veicolo e mezzo per raggiungere se non proprio la felicità almeno un'apparente serenità di vita. Una regia impersonale e priva di qualsivoglia talento, supportata solamente da una grande maestranza, è contornata da una fotografia satura, che ritrae un mondo eccessivamente patinato, e da un cast comunque di grande livello: Jennifer Aniston, Frances McDormand, Joan Cusack, Catherine Keener.